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Fattori di rischio della malattia parodontale   
La causa principale della parodontite è la placca batterica, ma alcuni fattori di rischio, quali il fumo o il diabete non controllato, influiscono fortemente sullo sviluppo della parodontite. Su alcuni di essi non è possibile intervenire in quanto non modificabili, come la predisposizione genetica individuale, la suscettibilità dell’ospite, alcune malattie sistemiche o l’età; altri fattori di rischio sono invece modificabili e su di essi possiamo agire con azioni correttive, in particolare:
 - igiene dentale
 - fumo di sigaretta (ma anche sigaro o pipa)
 - stato diabetico

In base all'entità di esposisizione individuale ai fattori di rischio di danno parodontale (Periodontal Risk Assessment) viene attriuito un punteggio ad ogni singolo fattore, in modo da tale da ottenere un valore utile a definire in che modo un paziente possa essere più o meno esposto alla probabilità di sviuluppare la parodontite.
È importante ricordare che il nesso tra alcune patologie e la malattia parodontale va anche in modo inverso: 
la parodontite può essere fattore causale di diabete e patologie cardiovascolari.

Igiene dentale

La permanenza della placca batterica sulle superfici dentali causa infiammazione e alterazione delle strutture parodontali; la sua mancata rimozione ne determina con il tempo la calcificazione e la trasformazione in tartaro, impossibile da rimuovere con le normali pratiche domiciliari. Placca batterica e tartaro promuovono una infiammazione locale che successivamente finisce per coinvolgere gli strati gengivali più profondi, causando sanguinamento e formazione di tasche, fattori ai quali viene attribuito un punteggio di probabilità di sviluppare la parodontite.
Appare chiara l'importanza di mantenere una corretta igiene dentale e di sottoporsi con regolarità ai controlli odontoiatrici ed alle sedute con l'igienista, soprattutto quando siano presenti altri fattori di rischio.

Fumo

Il fumo (sigaretta, sigaro o pipa) è uno dei maggiori fattori di rischio della parodontite, con un aumento da 2 a 7 volte della probabilità di sviluppare la malattia parodontale rispetto ad un soggetto non fumatore. Nella valutazione del rischio parodontale, ovvero la possibilità di un soggetto di sviluppare la parodontite, il sistema di valutazione assegna al fumatore un punteggio molto alto.

Diabete

La letteratura scientifica ha dimostrato nei pazienti diabetici la diretta relazione esistente tra la gravità della malattia parodontale ed il peggioramento dei valori di glicemia. Se il diabete non è ben controllato si assiste ad una alterata risposta all’infiammazione da placca batterica e ad un’alterazione del metabolismo osseo con riassorbimento dell’osso alveolare. Chi soffre di diabete ha la probabilità di sviluppare una parodontite 3 volte maggiore di un individuo sano. Per i pazienti in scompenso glicemico per diabete non controllato questo rischio aumenta considerevolmente.
Ma è vero anche il contrario: il paziente sofferente di parodontopatia è maggiormente esposto al rischio di sviluppare il diabete. Anche in questo caso i valori di punteggio di rischio parodontale sono molto alti.

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