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Terapie in sedazione

Paura del dentista? Oggi ci sono le terapie in sedazione cosciente! Un ambiente tranquillo, un medico paziente, il dialogo ed una corretta informazione sulle procedure possono ridurre notevolmente lo stato di ansia di molti pazienti odontoiatrici. Ma molto spesso, soprattutto nei bambini, tutto questo non basta e la fobia delle cure odontoiatriche diventa un problema insormontabile. Le terapie odontoiatriche in sedazione possono aiutarci a risolvere questo problema.

Oggi, infatti, grazie alla sedazione cosciente, la paura del dentista non è più un problema!

La sedazione di un paziente odontoiatrico può essere ottenuta con la somministrazione di un gas, il protossido d'azoto, o attraverso la somministrazione di farmaci, ad utilizzo esclusivo dell’anestesista, in collaborazione con l’odontoiatra. La somministrazione di protossido di azoto non ha particolari controindicazioni, non è tossico e i suoi effetti scompaiono dopo pochi minuti. A distanza di 20 minuti il paziente può tornare alle sue normali attività, compresa la guida di autoveicoli.

Il protossido d'azoto, noto anche come "gas esilarante", non è tossico per inalazione, riduce considerevolmente la sensazione del dolore, annulla il riflesso del vomito ed ha un potente effetto ansiolitico. Viene erogato in miscela con l'ossigeno attraverso la "sedation machine", che ne regola la percentuale di somministrazione. Ha pochissime controindicazioni e può essere usato praticamente su tutti i pazienti, con notevoli vantaggi per l'operatore e, soprattutto, per il paziente, che può affrontare con serenità la seduta odontoiatrica. I campi di maggior applicazione sono i pazienti agofobici, i soggetti ansiosi, i bambini ed i pazienti con problemi cardiaci, nei quali l'ansia del dentista può aumentare molti i rischi.

 A questi link sono consultabili la scheda tecnica del protossido di azoto e le avvertenze per il paziente


paura del dentista
 Dott. Corrado Pirovine  -  Anestesista    
Quando la sedazione deve essere più profonda, per la tipologia di intervento, o in quei casi in cui la collaborazione del paziente o le sue condizioni cliniche lo richiedano, si ricorre alla sedazione farmacologica, che necessita di minore cooperazione da parte del paziente.
La sedazione farmacologica deve essere gestita dal medico specialista anestesista.
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