A novembre 2019 un nuovo virus ha iniziato a circolare in Cina, in particolare a Whuan, la città più popolata della zona orientale, causando numerosi casi di una forma sconosciuta di polmonite.
Il 31 dicembre 2019 le autorità sanitarie locali danno notizia di questi casi insoliti e all'inizio di gennaio 2020 si contano decine di casi e centinaia di persone in osservazione.
Il 9 gennaio 2020 le autorità cinesi dichiarano che il responsabile è un nuovo ceppo di Coronavirus, della stessa famiglia dei Coronavirus responsabili della SARS e della MERS, sindromi più pericolose ma meno contagiose.
Il 21 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità annuncia ufficialmente che il nuovo Coronavirus, passato probabilmente dall’animale all’essere umano, si trasmette anche da uomo a uomo.
Il 21 febbraio 2020 vengono scoperti i primi casi italiani a Codogno e a Vo Euganeo, e con l’espandersi del contagio nelle altre regioni l’8 marzo tutta l’Italia va in lockdown, si fermano quasi tutte le attività, il Paese si ferma.
Dopo pochi giorni, con il diffondersi del contagio in tutto il pianeta, l’OMS dichiara lo stato di pandemia.
I Coronavirus sono una famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie gravi e sono chiamati così per le punte a forma di corona presenti sulla loro superficie.
La grave sindrome respiratoria grave abbreviata in SARS-CoV-2 (Severe Acute Respiratory Syndrome Coronavirus) è causata dal Coronavirus 2, trasmissibile con estrema facilità da uomo a uomo.
Il nome ufficiale dato dalla Organizzazione Mondiale della Sanità alla sindrome causata dal virus è “CoViD-19”, abbreviazione dell'inglese CoronaVirus Desease 2019.
I sintomi più comuni dei pazienti affetti da CoViD-19 sono stanchezza, tosse secca, febbre, difficoltà respiratorie, disturbi intestinali, debolezza muscolare. Nei casi più gravi l’infezione può causare polmonite, con sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e persino la morte.
Molti individui possono infettarsi senza alcun sintomo, ma possono trasmettere facilmente la malattia ad altri soggetti che, di contro, una volta contagiati, possono ammalarsi con sintomatologia più o meno grave. Il gran numero di test (tamponi) effettuati ogni giorno è motivato dalla necessità di individuare ed isolare questi soggetti, definiti "positivi".
Le persone anziane e quelle con malattie preesistenti, come ipertensione, malattie cardiache o diabete e i pazienti immunodepressi hanno maggiori probabilità di sviluppare forme gravi di malattia.
Il periodo di incubazione, ovvero il tempo che intercorre tra il contagio e lo sviluppo della malattia e la comparsa dei sintomi varia tra 2 e 14 giorni fino ad un massimo di 20.
Il Coronavirus si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta tramite la saliva, tosse, starnuti, contatti diretti e personali, e toccandosi con le mani contaminate bocca, naso e occhi.
Ricordiamo che con il termine SARS-CoV-2 si indica il virus mentre con il termine COVID-19 si indica la malattia provocata dal SARS-CoV-2.